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    view post Posted on 31/7/2013, 22:33 by: Matrona Malice     +1   -1
    Nella mitologia Inuit , Issitoq (anche Isitoq ) è una divinità che punisce chi infrange i tabù . Lui di solito prende la forma di un occhio gigante volante.

    issitoq_gianteye
    (Disegno di Arnaqaoq da Rasmussen, Rasmussens Thulefahrt.)



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    Issitoq,
    Spiriti:giustizia e vendetta
    Comments: 0 | Views: 29Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:33)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 22:26 by: Matrona Malice     +1   -1

    akna_side_hrth


    Nella mitologia Inuit , Akna ("madre") è una dea della fertilità e del parto.


    Nella mitologia Inuit , Pukkeenegak è una dea di bambini , la gravidanza , il parto e la realizzazione di abiti

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    Parto,
    Pukkeenegak
    Comments: 0 | Views: 32Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:26)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 22:19 by: Matrona Malice     +1   -1
    Nella mitologia Inuit , Asiaq è un dea del meteo (o, più raramente un dio) ed è stato abbastanza frequentemente invocata dal angakoq per il bel tempo, per esempio se fosse primavera tarda era contenuto importante lei per assicurarsi che lei avrebbe mandato la pioggia e sciogliere il ghiaccio. Nella mitologia Inuit della Groenlandia, Asiaq, la madre di tempo decide la quantità e il tempo per la neve a cadere.

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    Tempo (meteo)
    Comments: 0 | Views: 5Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:19)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 22:12 by: Matrona Malice     +1   -1
    Nella mitologia Inuit , Pinga ("colui che è fino in alto") era una dea della caccia in mare .
    Era anche la psicopompo , portando le anime del neo-morti per Adlivun , il mondo sotterraneo.

    Nella mitologia Inuit , Nujalik è la dea della caccia sul terreno.

    401px-KiAs_1



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    Psicopompo
    Comments: 0 | Views: 65Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:12)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 22:06 by: Matrona Malice     +1   -1
    Torngarsuk è il soprannaturale principale e più potente di essere in Groenlandia. Egli appare nella forma di un orso, o un uomo con un braccio solo, o come una grande creatura umana come una delle dita di una mano. Egli è considerato invisibile a tutti ma i angakoqs (gli stregoni o sciamani tra i popoli eschimesi ), che lo evocano per Guarire e Curare

    torngarsuk



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    Torngarsuk
    Comments: 0 | Views: 49Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:06)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 22:00 by: Matrona Malice     +1   -1
    248px-Tupilak_1
    Nome generico di esseri demoniaci che rappresentano gli spiriti dei morti. Sono molto temuti e si cerca di tenerli lontani dalle case. nelle quali essi vogliono ritornare. Essere sfiorati da loro è mortale, ed anche un solo sguardo provoca malattie, è un essere vivificato da uno stregone, allo scopo di distruggere qualche nemico. Esso viene "confezionato con parti appartenenti a vari animali: e il mostro è poi in grado di assumere l'aspetto di uno qualsiasi di questi animali.

    Culture eschimesi erano ben lungi dall'essere allo stesso parere, anche se ci sono state alcune somiglianze
    Allo stesso modo per lo sciamanesimo tra i popoli eschimesi il concetto di tupilaq avevano varianti.
    Potrebbe essere un oggetto artificiale, un fantasma-come essere o un'anima inquietante.
    In alcune culture era esattamente lo sciamano che ha avuto a che fare con esso
    :
    Iglulik
    Il tupilaq era un fantasma invisibile. Solo lo sciamano poteva notarlo. Era l'anima di una persona morta, che divenne irrequieto a causa della violazione di alcuni tabù della morte. E 'spaventato gioco via dalla zona. Così, lo sciamano doveva aiutare da spaventare via con un coltello.

    Caribou Inuit
    Il tupilaq era anche un essere invisibile. Come un Iglulik, anche lo sciamano era l'unico che poteva vedere. E 'stata una chimera creatura simile, con testa umana e parti di diverse specie di animali. Era pericoloso, potrebbe attaccare l'insediamento. Poi, lo sciamano ha dovuto combatterla e divorare con le sue / suoi spiriti aiutanti.

    Groenlandia
    Il tupilaq è manifestato nella reale oggetto, dall'uomo. E 'stato fatto da persone a scapito dei loro nemici. E 'stata una cosa burattino-come, ma è stato pensato di avere potere magico sulla vittima. Potrebbe essere ad esempio di parti miste di animali morti e bambini morti.

    Rame Inuit
    Per il rame Inuit il tupilaq era simile a quello cristiano Diavolo .

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    Spiriti: morti,
    Tupilaq
    Comments: 0 | Views: 32Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 22:00)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 21:53 by: Matrona Malice     +1   -1
    Il termine Adlivun, altresì conosciuto come Idliragijenget (quelli al di sotto di noi) si riferisce nella mitologia inuit, sia agli spiriti dei morti che risiedono nell'oltretomba, sia all'aldilà stesso.
    Secondo gli inuit, l'Adlivun è situato al di sotto della terra e del mare ed è un posto di passaggio, analogo al cristiano purgatorio: vi sono purificate le anime dei morti, in preparazione per il viaggio verso la Terra della Luna (Quidlivun)[1], dove troveranno l'eterno riposo e la pace. L'Adlivun è solitamente descritto come un'area desolata e ghiacciata, governato dalla dea Sedna e popolato dai tornat (spiriti protettivi animali), guidati dal dio Tornarsuk e dai tupilaq (anime dei morti).


    Rituale funebre
    CITAZIONE
    Quando muore un inuit, viene avvolto in una pelle di caribù e seppellito con i piedi rivolti verso ovest/sud ovest, est/sud est o sud (rispettivamente a seconda che si tratti di un anziano, di un bambino o di un adulto); dopo di che seguono tre giorni di lutto, durante i quali i parenti del defunto stanno nella sua capanna con le narici chiuse da un pezzo di carne di caribu. Finita la veglia girano ritualmente tre volte attorno alla tomba promettendo carne di cervo allo spirito, che verrà poi portata come offerta nelle visite alla sepoltura.
    Secondo gli inuit, una volta finita la cerimonia gli psicopompi Pinga e Anguta portano l'anima del morto ad Adlivun, dove dovrà sostare per un anno.


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    Adlivun (Idliragijenget),
    Aldilà
    Comments: 0 | Views: 12Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 21:53)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 21:45 by: Matrona Malice     +1   -1
    Anningan è il nome del dio della Luna presso le popolazione Inuit della Groenlandia.
    Anningan insegue continuamente la sorella, Malina, la dea Sole, in cielo. Durante questo inseguimento, si dimentica di mangiare, e perciò si assotiglia. Evidente l'analogia con le fasi lunari, in particolare la mezzaluna.
    La necessità di soddisfare la sua fame, lo porta a scomparire per tre giorni ogni mese (luna nuova) e poi ritornare pieno per inseguire la sorella di nuovo.
    Malina vuole rimanere lontano dal suo cattivo fratello. Questo è il motivo per cui i due astri compaiono in tempi diversi.
    Da rilevare l'inversione del maschile e del femminile rispetto alla maggioranza delle mitologie. Simile situazione si ritrova anche nella mitologia giapponese.

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    Anningan,
    Divinità,
    Luna
    Comments: 0 | Views: 6Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 21:45)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 21:36 by: Matrona Malice     +1   -1
    Malina è la dea del sole degli Inuit stanziati in Groenlandia.
    Malina e suo fratello, il dio della luna Anningan, vivevano insieme. Durante una terribile lotta con il grasso rese nero il volto del fratello. A seguito dello spavento volò il più alto possibile in cielo e divenne il Sole. Anningan la rincorse e si tramutò in Luna.
    Anningan spesso dimentica di mangiare, per cui diviene sottile, come i giorni che passano. Ogni mese, la Luna sparisce per tre giorni mentre Anningan mangia. Egli quindi torna a inseguire la sorella, ancora una volta.
    Questo rende eterno l'alternarsi in cielo dell'inseguimento del Sole e della Luna.

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    Malina,
    Sole
    Comments: 0 | Views: 7Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 21:36)
     

       
    view post Posted on 31/7/2013, 21:28 by: Matrona Malice     +1   -1
    sedna
    Sedna, giovane e bellissima donna dalla natura di bimba, passa molto tempo a curarsi e truccarsi, alimentando una relazione col padre dai risvolti forse morbosi.
    Sedna non vuole crescere e separarsi dal padre, il quale alla fine si impone.

    Secondo una prima versione questi impone a Sedna di sposare un cane: si crede che gli antenati degli indiani e dei bianchi furono i suoi figli nati da quella unione.
    A fronte della pressione Sedna obbedisce dunque alla richiesta del padre,mentre in una seconda versione, si presenta un altro essere inferiore, una procellaria, un uccello dalla livrea stupenda. Il padre concede perplesso la figlia al misterioso sposo.
    Ma dopo la separazione ella viene lasciata sola, su un isolotto ad aspettare il marito su una pelle di animale, tra la sporcizia e altre desolanti ombre di solitudine.
    Sedna è avvilita nella sua regalità, e nutrita selvaticamente dal pretenzioso animale e decide di chiamare il padre a riprenderla con sé.
    Il padre ode il richiamo della figlia e si mette in mare per riportarla a casa.
    Sedna aspetta a riva esausta e speranzosa.
    I due si ritrovano e navigano per ore verso casa, ma all'improvviso Sedna vede all'orizzonte una macchia nera. È la procellaria, che vistasi privata della sposa, si vendica e una volta sopra la barca batte le ali con potenza, scatenando una tempesta.
    Il padre di Sedna capisce di aver rapito la moglie dell'uccello, e terrorizzato fa per riconsegnarla, la getta in acqua, ma Sedna, urlando e piangendo, si aggrappa con le mani sul bordo del kayak, finché il padre sopraffatto dalla paura, ne colpisce le falangi col remo, finché Sedna privata di appoggio, cala vinta tra i flutti in tempesta.

    La separazione dal padre e dall'animale si è finalmente consumata. Sedna incontra il suo destino di dea del mare e degli abissi. Dalle dita recise si generarono foche, balene, trichechi e altri animali.

    Negli abissi diviene spirito potente, dea con testa e tronco del corpo di donna e con la parte inferiore dal corpo a coda di pesce (a volte viene rappresentata con volto di foca o con volto di donna e il resto del corpo a forma di pesce).

    Per gli Inuit mare ed abissi sono nettamente distinguibili, per via della banchisa o di una superficie in tempesta, nonché dalla impossibilità a scendere in profondità. Per questi la superficie dell'esperienza è sufficiente per valutarne il significato e i contenuti profondi.

    Sedna nel divenire dea ha maturato rancore nei confronti dell'umanità cieca di fronte all'importanza della giovinezza e della vanità e, quando vuole manifestare la sua ira, lo fa con tuoni, fulmini e violenti temporali, in definitiva increspando la superficie del mare.
    I cacciatori, per questo comportamento, la temono e per ingraziarsela inviano, tramite rituali sciamanici, un...

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    Sedna
    Comments: 0 | Views: 83Last Post by: Matrona Malice (31/7/2013, 21:28)
     

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