Chat

    Smilies


       
    view post Posted on 20/3/2012, 11:20 by: Matrona Malice     +1   -1

    1436609_1fc803c07f0eeebdb204971eb05f6d67_wmBurne-Jones


    Originariamente, secondo il folclore romano, un incubo (dal latino incubare, "giacere sopra") era un demone di aspetto maschile che giace sui dormienti, solitamente donne, per trasmettere sogni cattivi e talvolta per avere rapporti sessuali con esse, mentre un succubo, o una succuba, (dal latino succuba, "amante") è un demone di aspetto femminile che seduceva gli uomini (specialmente monaci) per avere rapporti sessuali, soggetti/sottoposti alla volontà del succubo.


    Secondo il Malleus Maleficarum o "Martello dei malefici", i succubi giacevono con gli uomini, fino a sfinirli, per poterne raccogliere il seme, che poi avrebbero utilizzato gli incubi per fecondare le donne: "Nel compiere l’atto sessuale i demoni maschi sono Incubi e le femmine Succubi, e questo è giudizio comune di tutti i filosofi di tutti i tempi ed è comprovato dall’esperienza delle nazioni". La tradizione demonologica sosteva che i demoni pur avendo il potere "che è nei fianchi, e il suo vigore nei muscoli del ventre", non potessero procreare gli uomini per mancanza del seme. La finalità ultima di questa pratica non è mai stato chiarito. Si supponeva però che le creature così concepite fossero più sensibili alle influenze del demonio.
    Nel Malleus, nella parte del trattato in cui si affronta la questione procreativa, gli autori sostengono:
    CITAZIONE
    « Noi diciamo pertanto tre cose: in primo luogo che questi diavoli commettono sconcissimi atti venerei non per godimento, ma per infettare l’anima e il corpo di coloro dei quali sono succubi o incubi; in secondo luogo che, con un atto simile, ci può essere una completa concezione o generazione da parte delle donne, perché i diavoli possono portare il seme umano nel luogo conveniente del ventre della donna e accanto alla materia qui predisposta e adatta al seme. (...) In terzo luogo, nella generazione di siffatte cose ciò che avviene attribuito ai diavoli è solo il moto locale e non la stessa generazione, il cui principio non è una della capacità del diavolo o del corpo da lui assunto ma di colui al quale appartenne il seme, per cui chi è generato non è figlio del diavolo ma di un uomo. »
    (J.Sprengher e H.Kramer, Malleus Maleficarum, Parte 1, Questione III)



    Secondo la tradizione demonologica, i succubi apparirebbero agli uomini sotto forma di giovani donne di enorme bellezza, capaci di ineguagliabili arti seduttive ed erotiche derivanti dalla loro natura diabolica.

    ...

    Read the whole post...



    Tags:
    incubo,
    male,
    mostri,
    spiriti,
    succubo
    Comments: 0 | Views: 855Last Post by: Matrona Malice (20/3/2012, 11:20)
     

       
    view post Posted on 3/3/2012, 01:27 by: Matrona Malice     +1   -1
    Le lamie, così come le Empuse, dell'antichità greca erano figure in parte umane e in parte animalesche, rapitrici di bambini; fantasmi seduttori che adescavano giovani uomini per poi nutrirsi del loro sangue e della loro carne. Venivano spesso chiamate anche empuse, sebbene il mito delle empuse, figlie o serve di Ecate, avesse origini differenti.

    IMMAGINE10
    The History of Four-Footed Beasts di Edward Topsell (1607). Empusa Multiforma.

    Invece Accò, Gellò, Aliftò e Mormò venivano citati dai genitori per far stare buoni i propri bambini (un pò come il babau o l'uomo nero), come demoni di aspetto femminile che si cibavano della loro carne

    fig0_pf_2

    fonte interessante: G.R.I.M.M. (http://www2.units.it/grmito/saggi/spauracchi.html)

    Edited by Matrona Malice - 5/7/2012, 02:18

    Tags:
    Aliftò,
    empuse,
    Gellò,
    lamia,
    male,
    Mormò,
    mostri
    Comments: 1 | Views: 613Last Post by: Tony! (7/3/2017, 17:18)
     

       
    view post Posted on 3/3/2012, 01:04 by: Matrona Malice     +1   -1
    Hestia01-l
    I Lemuri (dal latino "lemures", cioè "spiriti della notte", detti anche Larva[e], termine equivalente a fantasma) sono gli spiriti dei morti della religione romana, considerati come vampiri, ossia anime che non riescono a trovare riposo a causa della loro morte violenta. Secondo il mito tornavano sulla terra a tormentare i vivi, perseguitando le persone sino a portarle alla pazzia.
    Si credeva che queste creature, non ben identificate né definibili proprio per la loro condizione di fatale ed eterna transitorietà, vagassero senza posa per le strade come anime in pena, in una sorta di limbo, dopo una morte prematura o violenta. Il senso di orrore che circondava queste figure spettrali venne poi a caratterizzare quello della loro domina, la dea Ecate.
    Per tenere lontani questi spiriti erano state istituite delle feste chiamate Lemuria. La tradizione voleva che ad istituire queste festività fosse stato Romolo per placare lo spirito del fratello Remo, da lui ucciso. Le Lemuria ricorrevano il 9, 11 e 13 maggio: è molto probabile che queste siano le più antiche feste dei morti celebrate a Roma.
    Il rituale prevedeva che il Pater familias gettasse alle sue spalle alcune fave nere per il numero simbolico di nove volte, recitando formule propiziatorie. Durante queste feste i templi venivano chiusi ed era proibito sposarsi.

    Hinc ubi protulerit formosa ter Hesperos ora,
    ter dederint Phoebo sidera victa locum,
    ritus erit veteris, nocturna Lemuria, sacri:
    inferias tacitis manibus illa dabunt.

    Ovidio, Fasti, V, 419-ss.



    Edited by Matrona Malice - 3/3/2012, 01:28

    Tags:
    lemures,
    male,
    spiriti
    Comments: 0 | Views: 25Last Post by: Matrona Malice (3/3/2012, 01:04)
     

    Search: