Lettera d’insegnamento

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kypling83
view post Posted on 29/9/2011, 21:16     +1   -1




L’arte è lunga, la vita è breve, il giudizio difficile e l’occasione sfugge.
Agire è facile, pensare difficile; agire secondo quel che si pensa, è scomodo.
Ogni principio è lieto, la soglia è il luogo dell’attesa. Il bimbo si stupisce, è la fuggevole impressione a farlo decidere, egli impara giocando, la serietà della vita lo sorprende.
L’imitazione è innata in noi, ma non è facile conoscere quel che si deve imitare. Raramente si trova la perfezione, e più di rado la si apprezza. E’ la sommità ad attirarci, non sono i gradini.
Gli occhi rivolti alla cima, andiamo volentieri errando nella pianura. Solo una parte dell’arte può essere appresa, ma all’artista occorre tutta quanta.
Chi la conosce solo mezzo, sbaglia sempre e parla molto, chi la possiede tutta, desidera soltanto agire e parla raramente o tardi. Quelli che ne parlano, non hanno segreti né forza, il loro insegnamento è come pane cotto, gustoso solo per un giorno.
Ma non si può seminare farina,le parole sono buone, ma non sono la cosa migliore. Il meglio non si conosce con le parole. Il meglio è lo spirito con cui operiamo, l’azione è compresa e riprodotta solo dallo spirito.
Nessuno sa quel che fa quando agisce giustamente, ma siamo sempre coscienti dell’ingiusto.
Chi agisce solo con parole scritte è un pedante, un ipocrita, o un impostore e ve ne sono molti, e si trovano bene tra loro, il loro chiacchiericcio intrattiene il discepolo, e la loro invariabile mediocrità spaventa i migliori. L’insegnamento del vero artista schiude il senso, poiché dove mancano le parole, parla l’azione.
Il vero discepolo impara a sviluppare dal noto l’ignoto e si avvicina al MAESTRO.

( Johann Wolfgang von Goethe )
 
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