Replying to Agapete
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Matrona MalicePosted: 28/12/2011, 17:07
donne_ucraine_in_preghiera_nella_chiesa_di_s._giuseppe_a_trento_-_2007_imagelarge
Nel I secolo dell'era volgare, alle origini della cristianità, il termine agapete (lat. agapetae, dal greco αγαπηται, amate, dilette), indicava delle vergini cristiane che individualmente consacravano la propria vita a Dio con un voto di castità e conducevano vita in comune[1] con ecclesiastici che professavano il celibato, mettendosi al loro servizio per spirito di carità, convivendovi castamente, occupandosi del disbrigo di servizi e della gestione delle incombenze quotidiane. Erano chiamate anche sorelle adottive.

Il fondamento dottrinale di queste forme di convivenza e amore spirituale (agape) con persone dell'altro sesso, veniva individuato nella Prima lettera ai Corinzi (9,4-5).

La convivenza fu in origine casta, ma in seguito, a dispetto dell'origine spirituale, del fondamento dottrinario, e nonostante il blando deterrente offerto dalla verificabilità della illibatezza della donna, questa usanza diede adito a vere e proprie degenerazioni, aberrazioni e scandali, che spesso gettarono una generale ombra di sospetto sull'intero fenomeno spirituale[3]. Per questo motivo, la pratica fu oggetto di frequenti deprecazioni e divieti, ricevendo attenzione sfavorevole non solo nel campo della morale religiosa, ma anche nell'ambito della legislazione civile del V secolo, come mostrano i divieti accolti nel Codice Teodosiano.

Ma l'ostilità non bastò a mettere fine al fenomeno, la cui completa eradicazione avvenne solo molti secoli più tardi, nel 1139, sotto il pontificato di Innocenzo II, con il Concilio Lateranense II.

Le agapete non vanno confuse, come spesso succede, con le Virgines (o mulieres) subintroductae (gr. parthenoi syneisaktai), cioè le «vergini (o donne) introdotte di nascosto», che convivevano con chierici al di fuori di voti spirituali[3]. Anche questa pratica fu all'origine di aberrazioni, sospetti e divieti.

Il termine indicava pure, alla fine del IV secolo, una setta eretica gnostica, animata principalmente da donne, legate da un vincolo di segretezza particolarmente vincolante.