Replying to Adiaphora
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Matrona MalicePosted: 5/9/2013, 13:46
Il termine adiaphora (dal greco ἀδιάφορα, “cose indifferenti”) era un concetto usato dalla filosofia stoica per indicare cose che sono al di fuori dalla legge morale, cioè azioni che non sono né moralmente prescritte né moralmente proibite.
Nella teologia cristiana questo termine si riferisce a questioni considerate non essenziali per la fede che possono essere o non essere praticate a seconda delle usanze e delle opportunità. Che cosa possa essere considerato adiaphora dipende dalla prospettiva teologica di riferimento.

Gli stoici distinguevano tutti gli oggetti dell’agire umano in tre categorie. Virtù, sapienza, giustizia, temperanza e simili erano denominate “il bene”; i loro opposti “male”.
Oltre a questi, però, vi sono molti altri oggetti della vita umana come ricchezza, fama, ecc. che, in sé stessi non sono né buoni né cattivi.
Essi venivano così considerati occupare, nel campo dell’etica un territorio neutrale, ed erano denominati adiaphora.
Questa distinzione equivaleva praticamente all’esclusione degli adiaphora dal campo della morale.