L'antica mitologia basca è centrata attorno alla figura della dea Mari, ed il suo consorte Sugaar (chiamato anche Maju). Questa mitologia è considerata una religione ctonica del nord Spagna, in quanto tutte le sue divinità si trovano o sulla terra o sotto di essa: il cielo è considerato solo un corridoio vuoto, attraverso il quale le divinità possono viaggiare.
Dopo la cristianizzazione, i Baschi continuarono a produrre miti:
  • La Battaglia di Roncisvalle, compresa nel Ciclo carolingio.
  • L'apparizione dell'Arcangelo Michele sul monte Aralar per assistere un nobile eremita.
  • La divisa dell'esercito della Navarra deriverebbe da quelle usate nella Battaglia di Las Navas de Tolosa.
  • La battaglia di Amaiur fu quella dove la Navarra perse l'indipendenza e fu annessa al Regno di Castiglia

Chat

    Smilies

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:41 by: Matrona Malice     +1   -1
    Aatxe (a.atʃe, Giovane toro) o Aatxegorri (Giovane toro rosso), noto anche come Etsai,[1] è uno spiritello malvagio della mitologia basca.
    Abitante delle caverne e delle miniere, appare molto spesso come un toro rosso o un toro infuocato, pur essendo un mutaforma, abilità che gli consente di assumere anche un aspetto umano.[2]
    Di notte, specie se con tempo burrascoso, esce dalla cavità dove è nascosto, attaccando criminali o altre persone malvagie. Protegge anche le persone, facendole restare in casa quando c'è un pericolo vicino

    Aatxe



    Tags:
    Aatxe,
    folletti
    Comments: 0 | Views: 113Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:41)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:37 by: Matrona Malice     +1   -1
    Ama Lur, o Amalur (Madre Terra in basco), è il nome di un'importante divinità della mitologia basca. È considerata la madre delle divinità del sole (Eki o Eguzki) e della luna (Ile o Ilargi).
    Non è chiaro se sia una creazione moderna, basata su leggende autentiche, oppure una vera credenza antica.
    Se antica, sarebbe comunque chiaramente derivata dalla figura della Dea Mari, la divinità femminile suprema del pantheon basco, moglie del Dio Sugaar e simbolicamente rappresentante le forze ctonie e creatrici della terra. Al suo culto erano associate leggende e ritualità relative al tempo atmosferico ed alle greggi.
    È attualmente usato come raro nome femminile in Spagna.

    Eguzki,%20Ilargi%20eta%20Amalur



    Tags:
    Ama Lur (Madre Terra),
    divinità,
    Eki o Eguzki (Sole),
    Ile o Ilargi (luna)
    Comments: 0 | Views: 60Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:37)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:34 by: Matrona Malice     +1   -1
    Nella mitologia basca, il Gaueko è un grande cane da caccia nero, che divora i pastori ed i loro greggi, oltre a rapire ragazze. È anche chiamato "Signore della Magia Nera". Il suo ululato può essere ascoltato nelle freddi notti d'inverno.
    In basco, Gaueko significa "della notte".


    Gaueko



    Tags:
    Gaueko,
    Signore della Magia Nera
    Comments: 0 | Views: 24Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:34)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:22 by: Matrona Malice     +1   -1
    Basajaun è, nella mitologia basca, lo spirito protettore del bosco.
    Ha una forma umana, con il corpo ricoperto di peli ed una barba molto lunga. Abita nelle grotte o nei boschi, e protegge le greggi di bestiame, mettendo in guardia i pastori quando si sta avvicinando un pericolo (una tempesta o dei lupi), emettendo urla e fischi provenienti dalla montagna. In cambio, i pastori lasciano pezzi di pane che Basajaun raccoglie mentre questi dormono.
    Inoltre insegna agli esseri umani competenze circa l'agricoltura e la lavorazione del ferro

    407px-Basajaun



    Tags:
    Agricoltura,
    Basajaun,
    Basandere,
    lavorazione del ferro,
    protettori del bosco
    Comments: 0 | Views: 47Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:22)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:17 by: Matrona Malice     +1   -1
    Iratxoak (plurale di iratxo) sono i folletti della mitologia basca.
    Solitamente benevoli, aiutano lavorando i campi di notte, purché sia loro donato del cibo.
    Una categoria particolare di iratxoak sono i galtzagoriak ( "pantaloni rossi").

    CITAZIONE
    Secondo la leggenda, un contadino che cercava un modo per lavorare di meno fu informato che in un negozio di Bayonne si vendeva una scatola di galtzagorriak. Una volta comprata, tornò alla sua fattoria ed aprì la scatola. Subito ne uscirono dei piccoli folletti con i calzoni rossi, che chiesero: "Cosa dobbiamo fare?". Immediatamente, li mise al lavoro: riparare lo steccato, arare i campi, mungere le mucche... in pochi minuti i galtzagorriak avevano già terminato, e subito chiesero "Cosa dobbiamo fare?". Il contadino diede loro altre cose da fare, ma di nuovo terminarono in fretta. Così chiesero ancora cosa dovessero fare. Il contadino rispode: "Nulla". Così i folletti, disperati, sfasciarono tutto quello che avevano fatto. Il contadino li catturò, li ripose nella scatola e, da allora in poi, decise di fare da solo il proprio lavoro.

    180px-Kobold_artlibre_jnl



    Tags:
    folletti,
    Galtzagorriak,
    Iratxoak
    Comments: 0 | Views: 10Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:17)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 11:01 by: Matrona Malice     +1   -1
    Olentzero è, nel folklore basco, un popolare portatore di doni durante il periodo natalizio: è rappresentato come un carbonaio che, la notte della Vigilia di Natale (normalmente), scende dalle montagne per annunciare la nascita di Gesù(chiamato nelle leggende basche Kixmi).
    La tradizione – che ha forse avuto origine nella zona intorno a Lesaka (Navarra) – è radicata nelle montagne della Navarra e della Guipúzcoa e si è diffusa relativamente di recente anche nel resto del territorio basco

    450px-Olentzero_Hendaia_2006



    Tags:
    Olentzero,
    portatore di doni
    Comments: 0 | Views: 3Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 11:01)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 10:59 by: Matrona Malice     +1   -1
    I jentilak (plurale di jentil), sono dei giganti appartenenti alla mitologia basca.
    Secondo la tradizione basca, queste creature dall'indole pacifica vivevano a contatto con le popolazioni locali sin dai tempi della civiltà pre-cristiana, venendo descritti come esseri pelosi, alti tanto da poter camminare nel mare e forti al punto di poter scagliare pietre da una montagna all'altra.
    Quest'ultima loro propensione è stata utilizzata nelle leggende per spiegare la costruzione dei Cromlech e dei dolmen, nonché l'esistenza di grandi scogli isolati.

    I racconti riportano inoltre che i jentilak aiutarono la popolazione nella Battaglia di Roncisvalle, narrata nella Chanson de Roland, dove i baschi sconfissero i Franchi lanciando pietre al loro passaggio.

    La loro fine arrivò quando una stella luminosissima apparve, rivelando la nascita di Cristo (Kixmi): essi sparirono nella terra sotto un dolmen posto nella valle Arratzaren (in Navarra). Rimase soltanto Olentzero, che si convertì al Cristianesimo e, ogni anno, scende dalle montagne la notte della Vigilia di Natale sia per annunciare la nascita di Gesù che per portare doni alla popolazione, facendolo diventare una sorta di "Babbo Natale basco".
    Simili ai jentilak sono i Mairuak, giganti equivalenti maschi delle lamiak.

    Jentila_euskal_mitologian



    Tags:
    giganti,
    Jentilak
    Comments: 0 | Views: 5Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 10:59)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 10:53 by: Matrona Malice     +1   -1
    Le Lamiak (plurale di lamia), chiamate anche laminak (plurale di lamin), sono creature della mitologia basca con zampe di uccelli che vivono nei fiumi e nei boschi. Possono essere facilmente accostate alle ninfe greco-romane. Normalmente sono di genere femminile e raffigurate con pettini d'oro, che spesso attraggono l'avidità di qualche contadino.

    In un'altra versione, si dice che una lamia sia un uomo che passeggia dopo il tramonto con un vecchio bastone di legno, picchiando i bambini che non rispettino il coprifuoco. In questo caso, è la versione basca dell'uomo nero.

    Lamia_euskal_mitologian



    Tags:
    Lamiak,
    ninfa
    Comments: 0 | Views: 4Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 10:53)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 10:50 by: Matrona Malice     +1   -1
    Le Sorginak sono le assistenti della dea Mari nella mitologia basca. Il nome indica anche le streghe e le sacerdotesse pagane, rendendo ancora oggi difficile ogni tentativo di capire quali siano figure leggendarie e quali no.
    Le sorginak sono confuse a volte con le lamiak (simili alle ninfe). Assieme ai Jentilak, le sorginak sarebbero le autrici dei megaliti.
    Come le streghe europee, le sorginak si riuniscono in Sabba (in basco akelarre) locali. Si dice che ciò avvenga nei venerdì notte, quando Mari e Sugaar si incontrano in caverne sacre e provocano tempeste.

    L'etimologia del nome è ancora contesa: il suffisso -gin (creatore, da egin: fare) è l'unico lemma su cui tutti vanno d'accordo. Per il resto:

    1. una teoria afferma che sor derivi da sorte (destino), e quindi sorgin significherebbe chiaroveggente..

    2. un'altra sostiene che sor è la radice di sortu (creare), e dunque sorgin significherebbe creatore..

    Il suffisso finale -ak non ha "misteri", in quanto indica semplicemente il plurale dei nomi in basco.

    379px-Cooking_witches



    Tags:
    sacerdotesse\streghe,
    Sorginak
    Comments: 0 | Views: 7Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 10:50)
     

       
    view post Posted on 4/8/2013, 10:44 by: Matrona Malice     +1   -1
    In mitologia basca, Sugaar (chiamato anche: Sugar,Sugoi, Maju) è una divinità maschile, associato alle tempeste ed i tuoni. Al contrario della sua metà femminile, Mari, non sono molte le leggende che parlano di lui: generalmente, viene rappressentato assieme alla consorte, intento a generare violente tempeste.

    Il nome Sugaar o Sugar sembra derivare dalle parole basche suge (serpente) ed ar (maschile), dandogli dunque il significato di "serpente maschile".
    Una seconda ipotesi fa derivare questo nome da su (fuoco) e gar (fiamma), e quindi il significato di "fiamma del fuoco".
    Sugoi, un altro nome con cui è conosciuto, ha la stessa duplice interpretazione:
    suge (serpente) ed o(h)i (precedente) e dunque "vecchio serpente" ed
    su (fuoco) e goi (alto) e dunque "fuoco alto".

    Sugaar



    Tags:
    divinità,
    Sugaar,
    Tuoni e Tempeste
    Comments: 0 | Views: 2Last Post by: Matrona Malice (4/8/2013, 10:44)
     

    Search: