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    16018/2/2013, 11:01
    In: Sante Perpetua e Felicita
    By: Matrona Malice
     


    B_PIN  
    view post Posted on 25/10/2012, 09:46 by: Matrona Malice     +1   -1


    Il Secretum o De secreto conflictu curarum mearum ("Riguardo al segreto conflitto delle mie angosce" è il titolo originale che tuttavia non viene attribuito dall'autore bensì viene tratto dalla frase finale dell'opera) è un'opera in prosa latina composta da Francesco Petrarca.

    L'opera si divide in tre libri:

    1. Il primo libro tratta del male in generale e conclude, secondo il pensiero appunto agostiniano, che esso non esiste, ma è causato da un'insufficiente volontà di bene, causata dalle passioni terrene che intorpidiscono lo spirito. Inoltre Petrarca asserisce in questo libro che molte sue scelte sono state condizionate dall'ambiente in cui si è trovato a vivere (in particolare la curia avignonese) e afferma la già nota teoria della "lettera dei pitagorici", ovvero l Y (il simbolo del cammino che si biforca).Agostino cerca invece di ricondulo sulla retta via, invitandolo a dedurre, attraverso un processo di autocritica, che le colpe e/o i meriti dell'uomo dipendono da lui solo.

    2. Nel secondo libro vengono analizzati i sette peccati capitali e sant'Agostino si sofferma proprio sull'accidia, il male che più tormenta il poeta. Il santo capisce che per eliminare questo male bisognerebbe strapparlo alla radice, ma inizialmente non riesce a trovare una soluzione effettiva al problema.

    3. Nel terzo libro si esaminano altre due passioni del poeta, in particolare l'amore per Laura e l'amore per la gloria, considerate le due più gravi indoli di Petrarca: per quanto il poeta dia ragione a Sant'Agostino che gli consiglia di rinunciarvi egli però non sa come poterne fare a meno..


    Per quanto riguarda la figura di sant'Agostino c'è da fare una precisazione: egli costituisce la controparte critica della mente petrarchesca, scava ed indaga dentro la mente del poeta mettendo in luce le sue debolezze e spronandolo a superarle. In questo senso il lavoro di sant'Agostino può essere paragonato all'uso della maieutica di Socrate per il fatto che comunque egli porti alla luce la verità (in questo caso le debolezze dell'animo del Petrarca) tramite un dialogo con costui. Ed è ciò che anche Socrate faceva: egli, tramite opportune domande, spingeva l'interlocutore a giungere al concetto richiesto senza che ci girasse attorno o cercasse di sviare in altri argomenti. C'è infine da puntualizzare una differenza che intercorre tra Socrate e sant'Agostino. Per Socrate la verità è frutto di una ricerca continua, associata con gli uomini. Per sant'Agostino esiste una verità suprema ed indiscutibile che non si guadagna tramite un confronto tra due persone ovvero la verità di Dio.
    Comments: 0 | Views: 335Last Post by: Matrona Malice (25/10/2012, 09:46)
     

    B_PIN  
    view post Posted on 18/10/2012, 09:54 by: Matrona Malice     +1   -1
    peccati verso l'anima: superbia, accidia, invidia
    peccati verso la mente: surpestizione e pregiudizio, fede (credere)
    peccati verso il corpo: ira, gola, lussuria, avarizia

    virtù verso l'anima:prudenza, temperanza, speranza
    virtù verso la mente: illuminismo, fortezza, dubbio
    virtù verso il corpo: giustizia, carità,
    Comments: 0 | Views: 14Last Post by: Matrona Malice (18/10/2012, 09:54)
     

       
    view post Posted on 8/6/2016, 15:37 by: Matrona Malice     +1   -1



    L'etimasìa (ἑτοιμασία, in greco "preparazione") è un tema iconografico che prevede la rappresentazione di un trono vuoto con le insegne di Cristo. Il senso del tema è che Cristo occuperà il trono al suo ritorno sulla terra per il giudizio universale.

    Gli attributi del trono spesso comprendono un cuscino sul quale è posto il mantello da giudice (riferimento al giudizio divino), un libro chiuso (il Libro della Legge), la Croce e gli strumenti della Passione.

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    cristo,
    Etimasia,
    Giudizio Universale,
    simbolo
    Comments: 0 | Views: 86Last Post by: Matrona Malice (8/6/2016, 15:37)
     

       
    view post Posted on 8/6/2016, 15:05 by: Matrona Malice     +1   -1



    L'etimasìa (ἑτοιμασία, in greco "preparazione") è un tema iconografico che prevede la rappresentazione di un trono vuoto con le insegne di Cristo. Il senso del tema è che Cristo occuperà il trono al suo ritorno sulla terra per il giudizio universale.

    Gli attributi del trono spesso comprendono un cuscino sul quale è posto il mantello da giudice (riferimento al giudizio divino), un libro chiuso (il Libro della Legge), la Croce e gli strumenti della Passione.

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    simbolo
    Comments: 0 | Views: 27Last Post by: Matrona Malice (8/6/2016, 15:05)
     

       
    view post Posted on 11/4/2016, 15:54 by: Matrona Malice     +1   -1


    La Vescica Piscis, meglio conosciuta come Mandorla Mistica, è un simbolo di forma ogivale ottenuto da due cerchi dello stesso raggio, intersecantisi in modo tale che il centro di ogni cerchio si trova sulla circonferenza dell'altro.
    Il nome significa letteralmente vescica di pesce in latino.

    essa segna e rappresenta visivamente l’incontro e la compenetrazione di due mondi o dimensioni dell’essere. Essa è il nucleo unitario preesistente alla separazione degli opposti (yin e yang), o la loro riunificazione. Rappresenta perciò una sintesi, e l’abbandono o il superamento di ogni dualismo.
    058c80f3171e2f084a41cc9b6ddca7e1

    Questo significato, se associato ad un altra figura, ne rappresenta l'equilibrio delle 2 forze contrapposte.
    quindi se abbinata al Cristo o ad altre figure messianiche degli antichi culti misteriosofici, la Mandorla Mistica ne paleserà la duplice natura (divina e umana) riunita. Se associata alla vulva ne indicherà la funzione di ponte fra il celato e il manifesto, fra ciò che ancora deve nascere e quel che è già venuto alla luce. E' anche simbolo delle fasi dinamiche che intercorrono fra l’inizio e la conclusione di un’eclissi solare, matrimonio per eccellenza delle sfere celesti, e quindi anche l'unione tra la Notte e il giorno.

    Costruzione della Mandorla
    346px-Vesica_Piscis.svg

    La Vesica Piscis è un simbolo dinamico, di passaggio.Che rappresenta il fulcro di perfetto equilibrio, anche se effimero, tra due potenze oposte
    È quindi metafora dell’opera, cosmica ma anche umana ed interiore, di creazione del paradosso costituito dall’unione di ciò che sembra inconciliabile: luce ed ombra, bene e male, maschile e femminile, alto e basso, spirito e materia, movimento e quiete...

    citazione:https://sites.google.com/site/sebastianobrocchi/lamandorlamistica

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    Mandorla,
    Vesica Piscis
    Comments: 0 | Views: 243Last Post by: Matrona Malice (11/4/2016, 15:54)
     

       
    view post Posted on 18/2/2013, 10:52 by: Matrona Malice     +1   -1
    Deriva dal tardo nome latino Perpetuus e Perpetua, letteralmente "continuo", "immutabile", "eterno".
    È riferito principalmente alla saldezza nella fede, e in virtù di questo era imposto alle figlie dei primi cristiani.
    Santa Perpetua è anche la prima donna che scrive dei martiri che subiscono i cristiani prima che l'Impero romano diventi cristiano

    Perpetua è il nome della domestica di don Abbondio nel romanzo di Alessandro Manzoni I promessi sposi. Da questo personaggio è derivato l'uso di definire come la "perpetua" la domestica di un sacerdote o, più in generale, una donna pettegola.

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    Perpetua,
    virtù:saldezza nella fede
    Comments: 0 | Views: 24Last Post by: Matrona Malice (18/2/2013, 10:52)
     

       
    view post Posted on 23/10/2012, 14:20 by: Matrona Malice     +1   -1

    battistero
    Battistero di San Giovanni (Firenze)



    Il battistero (dal latino baptisterium) è l'edificio annesso a una chiesa (in genere italiana) o una cappella minore all'interno della chiesa, dove si svolge il rito del battesimo.
    il battesimo è il sacramento di ingresso nelle Chiese cristiane.

    Le parole "battesimo", "battezzare" derivano dal greco (βάπτισμα, βαφτίσειν), dove la radice corrispondente indica "immergere nell'acqua"; in effetti il battesimo simboleggia il seppellimento dell'uomo "vecchio" e la rinascita dell'uomo nuovo.
    Viene amministrato per immersione (soprattutto nelle Chiese protestanti, ma previsto anche dalla Chiesa cattolica) o per infusione (nella Chiesa cattolica).
    In tutte le Chiese cristiane, il battesimo apre l'accesso agli altri sacramenti. I candidati adulti al battesimo si dicono catecumeni.

    L'edificio in genere si presenta a pianta ottagonale (per ricordare l'ingresso del battezzato nell'ottavo giorno del signore, cioè quello della salvezza) o circolare (per ricordare il dominio totale del signore) con una copertura a cupola e al suo interno contiene il fonte battesimale, che in genere è costituito da una vasca in marmo, giacché doveva permettere la parziale immersione del battesimando, secondo la tradizione rituale paleocristiana.

    250px-Butrint_baptismal_chapel
    Butrinto, ruderi del battistero

    300px-Nocera4
    Nocera Superiore, Santa Maria Maggiore



    Con le modificazioni al rito, non vi è più bisogno di immergere il corpo intero del ricevente nella fonte, ma basta solo bagnarne la fronte. Questo ha portato i battisteri all'interno delle chiese e la riduzione delle vasche a grosse acquasantiere

    532px-Baptismal_Font_Magdeburg

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    battesimo,
    Battistero,
    salvezza
    Comments: 0 | Views: 374Last Post by: Matrona Malice (23/10/2012, 14:20)
     

       
    view post Posted on 23/10/2012, 12:40 by: Matrona Malice     +1   -1

    pq5img4



    Il simbolo di Gesù come la vite, mentre i cristiani sono i suoi tralci da cui nascono i frutti la si trova il Giovanni cap 15
    Qui Gesù attua una auto-epifania per quanto riguarda se stesso e una Teofania nel parlare del Dio

    CITAZIONE
    Giovanni 15

    1 «Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo.
    2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto.
    3 Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato.
    4 Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me.
    5 Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
    6 Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
    7 Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato.
    8 In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli.
    9 Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
    10 Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
    11 Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

    12 Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.
    13 Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici.
    14 Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando.
    15 Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi
    16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda.
    17 Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.

    18 Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.
    19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia.
    20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra.
    21 Ma tutto questo vi faranno a causa de...

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    cristo,
    vite (uva)
    Comments: 0 | Views: 11Last Post by: Matrona Malice (23/10/2012, 12:40)
     

       
    view post Posted on 23/10/2012, 12:19 by: Matrona Malice     +1   -1
    dalmatica
    La dalmatica era una veste utilizzata in epoca romana e poi rimasta in uso come paramento liturgico consistente in una lunga tunica, provvista di ampie maniche, che arriva all'altezza delle ginocchia. È l'abito proprio dei diaconi, i quali la indossano nelle Celebrazioni liturgiche della Chiesa cattolica, della Chiesa anglicana e della Chiesa vetero-cattolica. Così come la casula per i sacerdoti, essa è la veste più esterna.

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    Dalmatica,
    veste
    Comments: 0 | Views: 145Last Post by: Matrona Malice (23/10/2012, 12:19)
     

       
    view post Posted on 23/10/2012, 10:58 by: Matrona Malice     +1   -1

    seregno_concerto_epifania


    Il termine "epifania" deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa "mi rendo manifesto") e dal discendente sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (che può significare manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina).

    Questa festività rappresenta quando Cristo viene presentato al mondo, cioè quando viene fatta notizia della sua nascita, che non è il giorno della nascita, cioè quando Maria ha sgavato.

    Questa festività serve anche come slogan per dimostrare che tutti i popoli (allora conosciuti) sono soggetti al suo regno.
    I Magi sono stati interpretati come Re Magi per l'influsso di Isaia 60,3, e sono stati attribuiti loro i loro nomi di Melchiorre (semitico), Gaspare (camitico) e Baldassarre (iafetico).

    la storia raccontata secondo il Vangelo di Matteo (2,2) i Magi (non precisati nel numero), guidati in Giudea da una stella (ἀστέρα, da ἀστήρ, stella od astro), portano in dono a Gesù bambino, riconosciuto come "re dei Giudei" (Mt 2,2: βασιλεὺς τῶν Ἰουδαίων), oro (omaggio alla sua regalità), incenso (omaggio alla sua divinità) e mirra (anticipazione della sua futura sofferenza redentrice) e lo adorano.

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    magi,
    manifestarsi
    Comments: 0 | Views: 15Last Post by: Matrona Malice (23/10/2012, 10:58)
     

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