Matrona Malice |
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| | Verso la fine del XIV secolo si diffuse in Italia il gioco delle carte, che furono chiamate "naibi"; probabilmente d'origine araba. A Bruxelles i naibi comparirono nel 1379, a Lilla nel 1382 e a Parigi il re Carlo VI si fece fare tre giochi "en or et divers coleurs ". Nel 1392 una legge fiorentina del 1376 proibì il gioco delle carte (tarocchi). A Venezia e in Lombardia si praticavano le forme più antiche del gioco dei tarocchi; poi il gioco arrivò a Bologna e in seguito vi furono le "Minchiate" Fiorentine.
Le minchiate Fiorentine erano diverse da tutte le altre: vi erano 40 figure più il folle; in futuro se ne aggiunsero 20: le tre virtù teologali, la prudenza, le virtù cardinali; terra, fuoco, aria, acqua e i 12 segni dello zodiaco.
I tarocchi divennero di grande importanza nella società italiana. L'invenzione della stampa diede un grande sviluppo alla produzione delle carte da gioco, messe a disposizione da tutti a basso prezzo. Per ogni mazzo si pagava un giulio più il prezzo solito di 5 soldi per le carte di primiera e 10 soldi per i tarocchini. In tutti gli stati i tarocchi diventarono genere di monopolio.
fonte: http://kidslink.bo.cnr.it/correggio/firenze/tarocchi.html
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