Scrittura beneventana

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Matrona Malice
view post Posted on 17/11/2011, 20:09     +1   -1




beneventana



La scrittura beneventana è una grafia minuscola medievale, cosi chiamata in quanto originaria del ducato di Benevento nell'Italia meridionale. È stata anche chiamata scrittura langobarda (o longobarda o longobardisca) in quanto trae origine da territori abitati dai longobardi, e talvolta anche gotica; è stata denominata Beneventana per la prima volta dal paleografo E. A. Lowe.

Storia

È associata con l'Italia a sud di Roma, ma è stata anche usata nei centri dalmati sotto l'influenza Beneventana. Questa scrittura è stata usata approssimativamente dalla metà del VIII secolo fino al XIII secolo, anche se ne esistono esempi fino al tardo XVI secolo. I centri più importanti della Beneventana sono due: il monastero di Monte Cassino e Bari. La grafia di Bari si sviluppò nel X secolo dalla grafia di Monte Cassino; entrambi erano basate sulla minuscola romana usata dai Longobardi. In generale questa scrittura è molto spigolosa. In accordo con Lowe la forma perfetta di questa scrittura fu quella usata nel XI secolo, quando Desiderio era abate di Monte Cassino, dopodiché inizio il suo declino.
Le caratteristiche della beneventana comprendono molte legature e “tratti di connessione” - le lettere di una parola possono essere unite insieme da una linea, con delle figure oggi irriconoscibili. Le legature comprendono la lettera t che rassomiglia alla forma presente nella visigotica; la t può assumere molte forme a seconda della lettere con cui è legata. Le legature con le lettere e ed r sono anch'esse comuni. La e si può legare con la p con la legatura detta ad “asso di picche”. Nei primi esempi di beneventana, la lettera a ha un'apertura nella parte superiore, il che la rende simile alla lettera u; successivamente assomiglia a "cc" o "oc", con delle "code" discendenti sulla destra. Nella grafia di Bari, la lettera c ha una forma spezzata, e assomiglia alla forma beneventana della e. La e invece presenta un "braccio" mediano lungo in modo da distinguerla dalla c. La lettera d può presentare il tratto ascendente sia verticale che piegato verso sinistra, mentre la lettera g rassomiglia alla forma onciale e la lettera i è molto alta e assomiglia alla l.
Questa scrittura ha alcune modalità di abbreviazioni e contrazioni particolari abbreviazioni – similmente ad altre scritture latine, le lettere non inserite sono rappresentate da un trattino superiore (macron), la beneventana aggiunge a volte anche un punto al macron. Esiste anche un simbolo simile al numero 3 o a una m obliqua usato quando la m viene omessa. In altre grafie vi è poca o nessuna punteggiatura ma per la beneventana venne sviluppata la punteggiatura standard incluse le basi del moderno punto interrogativo. La beneventana condivide molte caratteristiche con le scritture visigotica e la merovingica, probabilmente gli aspetti comuni sono dovuti alla comune origine dalla romana.
 
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Kuu
view post Posted on 24/1/2016, 14:43     +1   -1




Molto interessante. ^^
 
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1 replies since 17/11/2011, 20:09   1000 views
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