Primstav, un’antica forma di calendario

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Matrona Malice
view post Posted on 31/7/2012, 11:11 by: Matrona Malice     +1   -1




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Prima che ci fosse una massiva pubblicazione di calendari la gente aveva bisogno in qualche modo di segnare i giorni dell’anno.
Nell’Europa del nord, in particolare nei paesi germanici (inclusa l’Inghilterra) una volta vi era un utilizzo molto diffuso dei calendari perpetui in legno.
In Norvegia, questi furono in uso fino al XVIII secolo.

Chiamati clog almanacs in inglese (Clog originariamente significava: 1. un pezzo di legno lavorato, o 2. un peso, come un blocco o un tronco, che poteva essere legato ad una persona o ad un animale per ostacolare il movimento. Si usa ancora questo termine – nel senso di legno lavorato – nell’attuale parola inglese per scarpa di legno) e primstav, rimstock (dall’antico norreno rimur, “calendario”), messedagstav, e runekalender nelle lingue nordiche, sono molto spesso calendari solari, e così seguono l’antico calendario giuliano. Alcuni hanno segni in più che permettono il calcolo di festività basate sulla luna (come la Pasqua).

L’attuale calendario gregoriano entrò in uso intorno al 1700, ma i primstaves erano ancora realizzati per la forte tradizione che rappresentano.
Questa tradizione continua in una forma diversa.
Su internet, molti esempi della parola primstav si riferiscono a calendari scolastici online – dalla scuola materna all’università -. Altri, su pagine web di privati, elencano festività nazionali, locali o personali – sono essenzialmente moderni “calendari di eventi”.

Si pensa che la parola primstav derivi dal termine latino utilizzato per indicare la luna nuova – Prima Lunae

La maggior parte dei primstav assomigliano a dei righelli con la metratura del sistema inglese da un lato, ed il sistema metrico dall’altro.
Rispetto ai righelli però i primstaves fanno uso sia di un lato che dell’altro del righello.

Ogni lato del righello riporta sei mesi, ovvero metà dell’anno.

Un lato, chiamato lato invernale, va dal 14 ottobre al 13 aprile. Il lato estivo copre il resto dell’anno.

Il 14 ottobre è segnato dal tradizionale simbolo della muffola.

I primstaves sono più grandi dei righelli, mentre il loro spessore è proprio come quello dei righelli in legno. La maggior parte dei primstaves antichi erano realizzati in legno o osso, sebbene ve ne siano alcuni fatti di ottone.
Un lato di questi righelli era dedicato alle decorazioni, e serviva come “manico”. Molti avevano buchi per appenderli al muro.
Insieme alle tacche per ogni giorno, le festività erano segnate con simboli appropriati.

Alcuni primstaves hanno una sezione a croce quadrata.
In questo caso, ogni lato ha tre mesi segnati su un bordo. Non c’era spazio per i segni quindi sull’altro lato. A volte i primstaves erano incorporati nei bastoni per camminare.
Qualunque fosse la loro forma, erano comunque utili e decorativi.

Alcuni ritengono che questi calendari siano originari di epoche tribali pre-cristiane.
Le tribù germaniche possono averli utilizzati per tener traccia delle festività, di date importanti per la natura e la fattoria come la semina, il raccolto, la macellazione, il periodo di buona caccia e di buona pesca, così come le occasioni di incontro per la tribù.

Probabilmente essi utilizzavano le antiche rune germaniche/nordiche insieme ai simboli.

I più antichi primstaves esistenti risalgono al 1200, dopo la cristianizzazione della Scandinavia.

A volte chiamati runestavs, non hanno però rune su di essi.
I simboli sono utilizzati per segnare i giorni dei santi, e sono stati adattati per recuperare spazio e rendere le incisioni su legno più semplici.
Nella tradizione folklorica queste giornate erano associate con la natura e con le date importanti per il lavoro in fattoria.

Quali merkedager fossero segnati e quali tradizioni fossero seguite variava da luogo a luogo.
Alcuni giorni hanno nomi con la forma “nome”-s-ok.

Ok è una resa popolare del termine latino vagilia (in norvegese vaka ed in inglese watch o wake).
Si riferisce ad una notte di veglia religiosa.

Immaginate il valoroso giovane cavaliere che prega in una cappella tutta la notte prima della sua cerimonia di investitura - per non parlare della stereotipica veglia irlandese -

Vaka divenne oka che si trasformò in ok o uk.
La s è una lettera di legame spesso utilizzata nelle lingue scandinave per formare parole composte, ed è anche un segno denotativo del possesso (come il genitivo sassone in inglese, tanto per intenderci). Così il 29 giugno, dedicato a san Pietro (Per), è Persok.


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Quanto ai simboli: la maggior parte dei santi hanno uno o più simboli associati.
Questi venivano spesso semplificati per essere utilizzati come segni sul primstav.
L’utilizzo popolare ha aggiunto un significato folklorico ai loro originali significati cristiani – così abbiamo la trasformazione della bilancia utilizzata per pesare l’anima dopo la morte in un simbolo per un giorno di mercato regionale.
Una croce piccola o una croce a metà al posto di una intera indicava che in un dato giorno si festeggiava una festività meno importante.
Il significato di alcuni simboli è andato perduto. Molte giornate hanno previsioni del tempo associate.

Di seguito i merkedager più comuni per l’autunno utilizzati nei primstaves in Norvegia.
Ogni merkedag è accompagnato dai suoi nomi locali e da uno schizzo di almeno uno dei suoi simboli.

Viene utilizzata la divisione “moderna” in Autunno, Inverno, Primavera ed Estate.

Negli antichi calendari lunari utilizzati nel nord c’erano 13 mesi, ed i punti in cui i mesi si dividevano erano diversi dal nostro calendario solare moderno.







Un'esempio di primstav
http://oddvinvedo.files.wordpress.com/2012/04/primstav.jpg


fonte:http://wunderkammern.wordpress.com/2010/10/06/primstav-unantica-forma-di-calendario/

Edited by Matrona Malice - 31/7/2012, 13:40
 
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