Matrona Malice |
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| Lete è la personificazione della dimenticanza, della senilità dell'uomo anziano. Raffigurata come un ruscello nel Ade e partecipe alla coorte della dea Follia nel "Elogio alla Follia " di Erasmo da Rotterdam, con le sue acque fa dimenticare tutti gli affanni e i dolori, rendendo chi le beve, un fanciullo nella testa e un malato senile a gli occhi degli altri. Il lavoro che svolge Lete Ricorda molto il mito della Fontana dell'eterna giovinezza, molto sentita nel medioevo e rinascimento.
Lete, con il suo ruolo di ruscello dell'Oblio, viene citata nel libro X della Repubblica di Platone, dove nel mito di Er, si sconsiglia di bere le sue acque se si vuole mantenere la propria conoscenza anche dopo la reincarnazione, poiché lei è un passaggio obbligatorio. Questo ruolo è riconosciuto anche da Virgilio nella "Eneidee" e da Dante Alighieri nel "Purgatorio"
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